The Corran Keepers

Le avventurose imprese di un quartetto di eroi sul mondo fantasy di Mystara.

02.11.09

Casa dolce casa

In viaggio senza utilizzare la magia. Potrebbe essere pericoloso usare l'incantesimo "Viaggiare", soprattutto quando si vuole arrivare con discrezione. Non è mai conveniente avere gli occhi addosso quando si vuole passare inosservati.

Il tempo è pessimo, da una settimana piove a dirotto, e quando non piove, c'è un vento freddo che entra nelle ossa. In molti punti il cavallo cammina con difficoltà, con i sentieri ridotti ad un pantano. Smontare dalla sella e camminare con la melma che mi arriva alla vita non è per niente piacevole. Spesso il passo è così lento che non riesco ad arrivare per tempo in qualche locanda o fattoria per la notte. Ed accamparsi in queste condizioni non è per niente facile.

Ho dovuto attraccare nella baia di Malpheggi ed attraversare la palude, con i suoi pericoli. Per far perdere le tracce mi sono diretto verso Darokin, ed ho capito di essere entrato nei territori della Repubblica con un paio di giorni di ritardo. Sembrava di essere ancora dentro le paludi, tanto fango e acquitrini ho dovuto attraversare nel mio cammino. Cambio percorso, diretto ad est. Spero che se qualcuno sta seguendo i miei movimenti, nel frattempo abbia perso le mie tracce e si convinca che sto andando da Moran.

Ormai la barba è lunga e i capelli in disordine. Sono arrivato in una fattoria isolata, e visto il mio aspetto non mi volevano ospitare. La vista del vile denaro è servita a darmi un pasto, un tetto sopra la testa per dormire e una tinozza di acqua calda per lavarmi. Non ho osato radermi completamente, però l'ho aggiustata con cura. Finalmente sono presentabile. Quando mi hanno visto ripulito, i proprietari della fattoria hanno iniziato a trattarmi con maggiore rispetto. E visto che non si stava male, ne ho approfittato per trattenermi per un paio di giorni per recuperare le forze mie e del cavallo. Compro un po' di provviste e mi rimetto in viaggio: la distanza da fare è ancora tanta, e da solo ci potrebbe volere più tempo.

Finalmente trovo qualche giornata di bel tempo e terreno solido. Cerco di camminare spedito.
Trovo un caravanserraglio e mi unisco a loro. La destinazione è la stessa, e dovrei riuscire a nascondermi agevolmente. Mi chiedono di pagare la compagnia, e per non far vedere che la mia scarsella è gonfia di monete, mi presto a lavorare. Qualche trucchetto per lo spettacolo posso sempre metterlo in piedi.

Nonostante i carri il passo è abbastanza spedito. Quando ci avviciniamo a qualche villaggio abbastanza grande viene messa in piedi un'esibizione, e fin'ora la gente si sta divertendo molto. Addirittura i commercianti che ci precedono nel cammino preannunciano il nostro passaggio. Devo ammettere che mi sto divertendo.

Finalmente Thyatis! Mi accampo con la compagnia ai margini della città. Ancora non hanno ottenuto il permesso per tirare su le tende per il vero spettacolo. Io ormai sono considerato uno di loro e muovermi in città è facile.

La mia casa. È ancora in piedi. Da quando è stata requisita all'inizio della guerra con Alphatia non ci ho messo piede. Ormai la piccola guarnigione che si era stanziata non c'è più. I danni subiti dalla casa sono stati riparati, e a che prezzo. Ho dovuto usare i miei contatti per fare tutto con discrezione. Sembra tutto a posto.
Mi tocca aspettare una notte senza luna per avventurarmi.

Finalmente l'attesa è premiata. La notte è piuttosto buia, il piccolo spicchio di luna è velata da una spessa coltre di nubi. Sembra che debba riprendere a piovere. Speriamo che non si alzi il vento.

Faccio un giro in varie locande per farmi vedere in giro. Mi reco nel quartiere del vecchio porto, i pugnali nascosti, ma pronti all'uso. Qualche ragazzotto cerca di provocarmi, ma lo rimetto in riga. Finalmente al vecchio porto. Mi incammino tra i ruderi, fingendomi ubriaco. Non c'è nessuno in giro, ne sono certo. Vado alla ricerca della scalinata che sale nel promontorio che domina il porto. L'ho trovata, è ancora in piedi, seppure ben nascosta nella roccia. Salgo i ripidi gradini, e causa il buio, in alcuni tratti corro il rischio di cadere.

Arrivo alla fine della lunga scalinata dietro la mia casa. Se non si sa dov'è, è quasi impossibile individuarla. Mi acquatto in mezzo all'erba. Osservo se ci sia qualcuno. Nessuno. Striscio piano. Avanzo lentamente. Arrivo all'ingresso, i pugnali in mano. Entro.

Aspetto nel buio, trattengo il respiro, e ascolto. Sento delle voci che sussurrano all'interno e una debole luce di una lanterna oscurata. Adesso c'è l'urgenza, preparo dei dardi incantati, non si sa mai. Avanzo lentamente cercando di evitare rumori, e ascolto. Mi sporgo e osservo: due balordi con un mucchietto di oggetti preziosi e monete varie. Spartiscono il bottino di qualche furto. A casa mia!
Forse mi scappa un'esclamazione di sorpresa. Forse solo il caso. Uno dei due si volta di scatto. Mi vede e fa un salto verso di me. Non ho scelta. Lo colpisco con i miei dardi. Si accascia al suolo. Faccio un passo avanti e intimo all'altro di andare via. Ma anche il secondo ladro mi affronta con un pugnale in mano. Io lancio i miei senza pensare. Con il primo lo colpisco in pieno, il secondo va a vuoto. O ho sbagliato mira, oppure è passato sopra al suo corpo mentre cadeva al suolo.
Non ho perso il mio tocco...

Controllo le loro bisacce e il loro bottino. Avevano un bel malloppo. E tra gli oggetti ce n'è uno che semrba magico! Raccolgo tutto, adesso mi appartiene. Non ho tempo per controllare meglio, magari mi sbaglio, dovrò strudiarlo.
Vado in cantina, dove ci sono le botti. Adesso posso usare con calma la magia.
Bene. Nessuno ha cercato di superare la mia barriera magica. Il mio nascondiglio è rimasto inviolato. Entro dentro. Finalmente posso prendere quest'oggetto. E potrò sapere come procedono le cose nell'Istadrunt.
Sono pronto ad andare via, ma prima devo far sparire questi due corpi. Con fatica li getto giù in mare. E li dovessero trovare sembreranno le vittime di qualche rissa da taverna.

Torno all'accampamento. Tutti dormono o sono impegnati nelle loro tende. C'è troppo freddo per rimanere all'aperto a quest'ora. Prendo il mio cavallo, mi allontano al passo, cercando di non fare rumore.

Posso tornare al Corran Keep, anche con la magia. E con due nuovi oggetti con me...


Vergato col sangue da | 02.11.09 13:33