The Corran Keepers

Le avventurose imprese di un quartetto di eroi sul mondo fantasy di Mystara.

17.08.04

Lezioni di scherma

Attendo che tutti siano addormentati per scendere nelle grotte segrete del Corran Keep. Lì l'oscurità sarà totale per allenarsi. Narbeleth vibra al mio fianco, e il suo ronzìo anticipa la battaglia che tra poco si terrà nell'ombra.
Hai paura, Fëaringel?
L'Arcinquisitore ancora una volta mi ha sopreso con le sue pensate. Se solo non fosse per la diffidenza di Rin Galen, potremmo trarne tutti immensi vantaggi, a qualche prezzo, è certo. Piccolo, secondo me.
Abbasso la leva che apre il passaggio nella pietra e un odore di polvere e umidità mi avvolge. Entro nelle ombre della montagna e chissà come - se - ne uscirò.
Nemrodus mi ha parlato delle difficoltà dell'allenamento, della possibilità di fallimento e dei rischi che avrebbe comportato battermi con il mio nuovo maestro di spada, ma adesso è tardi perché possa ripensarci, la sfida è troppo eccitante.
Il filtro di Nemrodus è amaro e sembra avere un effetto inebriante come una sbronza leggera, oppure sarà tutta questa oscurità che già mi fa desiderare l'alba sulla terrazza, ma è solo una sensazione passeggera, il freddo mi avvolge e mi scuote dal torpore e l'oscurità sembra farsi più nera.
Narbeleth è comparsa nella mia mano senza che mi rendessi conto di averla sfoderata, ma è fatta di fumo, di ombra pura e mi rendo conto di aver fatto il salto. Nell'ombra più cupa di questo mondo parallelo vedo in lontananza una figura che si avvicina a passo lento.
Eccolo!
Narbeleth sembra avere un lampo di nostalgia nel rivedere colui che fu il suo padrone per molto tempo prima di me. Il più abile spadaccino che abbia mai calcato questa terra a memoria d'uomo.
Il mio nuovo Maestro di spada.
Vairembre si avvicina a passi silenziosi e si ferma con il viso a pochi centimetri dal mio. I suoi occhi fiammeggianti promettono qualcosa di più di qualche insegnamento. Nella sua mano tiene una replica esatta di Narbeleth - ma siamo sicuri che sia una replica? -.
Per il tempo di qualche respiro ci fronteggiamo diffidenti. Tra di noi sembra esserci un muro invisibile che gli impedisce di distruggermi in pochi istanti, ma credo che sia un muro molto sottile.
Poi con un urlo mi scaglio contro di lui.
E lui fa altrettanto.
Veloce, troppo veloce! Una! Due! Tre volte mi colpisce e mi fa indietreggiare. Non riesco a parare nemmeno un colpo e ad ogni affondo sento il suo respiro graffiante e Narbeleth che ulula impazzita.
Quattro!
La facilità con cui va a segno è impressionante. Cinque!
Dove sto sbagliando? Un flash: periferia di Darokin, qualche millennio fa. Sei colpi, uno dopo l'altro, tutti a segno, tutti in punti vitali e la luce che mi abbandona mentre il mio ultimo pensiero è una cantilena ipnotica che avvolge il mio cervello...
Quel ritmo... la mia lama in affondo...
Il sesto colpo è mio.
Mi fissa stupito.
- Tieni la guardia più alta. - dice.


Vergato col sangue da | 17.08.04 17:55