The Corran Keepers

Le avventurose imprese di un quartetto di eroi sul mondo fantasy di Mystara.

13.11.07

La seconda volta

È la seconda volta che siamo qui, ma mi sembra di conoscere ogni più piccolo sasso di questa scheggia impazzita di roccia e ghiaccio che volteggia nell'universo puntando dritta verso il nostro mondo. L'attenzione ai dettagli è importante, ogni sasso nasconde una insidia aliena che nessuno di noi è stato addestrato ad affrontare. Dall'alto piombano in picchiata strani esseri alati che solo con occhio rapido e riflessi fulminei riesci a respingere prima che possano iniettarti il loro veleno. La marcia non è faticosa, ma occorre stare attenti ad ogni minimo passaggio per evitare di rompersi una gamba e restare per le prossime trenta ore a pensare a come sarà quando brucerai al contatto con l'atmosfera.
Ma è anche la seconda volta che la mia magia non funziona come vorrei. Era già capitato nel Mondo Cavo [... il fattore di convergenza è diverso, per cui prima di raggiungere il bersaglio si verifica un'implosione stocastica... ho calcolato una coincidenza astrale, che però deve essere riparametrizzata tenendo conto delle effemeridi locali e della contrazione del tempo...] ma qui è diverso. Non è un problema di parametri da riconfigurare o del rischio nell'usare la magia: è quasi come se l'eccesso di concentrazione richiesto dal paesaggio alieno in cui ci troviamo mi assorbisse tutte le forze mentali e le concentrasse sulla spada.
Rassegnati, Elfo, sei in mio potere.
Come al solito il tuo sarcasmo arriva nei momenti migliori, Narbeleth.
Non è sarcasmo, ma una constatazione. La magia non fa per te, non ha mai fatto per te. Semplicemente non ne hai mai avuto il controllo che pensavi e adesso... puff! Lascia stare.
Non ho certo le capacità magiche di Rin Galen o di Rahab, ma...
Ma adesso nemmeno più quelle tue. Sei bravo a combattere, Fëaringel, lascia perdere quei fulminetti da pavido elfo di foresta.
Senza i miei fulmini saremmo morti ammazzati a Darokin.
Oh, hai semplicemente preso una scorciatoia: quella specie di coccodrillo lo avresti fatto fuori comunque. Ma hai preferito usare i trucchetti piuttosto che prenderlo a spadate con coraggio. Ma comunque...
Comunque... cosa? È un problema di distorsione spazio-temporale, come nel Mondo Cavo...
Ah, sì? E perché quel mago a strisce e il tuo amico logorroico riescono a usare la magia?
Beh, loro hanno una magia più potente, concentrano meglio le energie magiche...
Energie magiche, balle! Questo è quello che ti ha insegnato il tuo maestro nel tuo paesello sugli alberi. Ti rendi conto di quanto sei veloce adesso? Credi che sia per i tuoi incantesimi? Ne hai uccisi quattro in meno di cinque secondi poco fa, non l'avevi mai fatto: credi sia possibile questo con la tua magia? Riconosci i meriti altrui, Elfo sbruffone.
Ovviamente meriti tuoi.
E di chi altri? Ma con chi credi di avere a che fare? Sei predestinato, Elfo, tienilo sempre bene a mente. E hai appena superato un'altra tappa della tua evoluzione.
Maledetto pezzo di metallo con un po' di intelligenza! Ma che vai farneticando? Non minacciarmi, Narbeleth, e ricordati di quello che è successo a Desia. Sei potente, ma abbiamo bisogno uno dell'altro.
Pezzo di metallo... E tu usa il cervello come non sei abituato a fare.
La seconda volta...
La seconda volta che una sensazione di potere mi invade e mi svuota delle forze: la mia magia non è più la stessa.
La seconda volta che sento il mio corpo trasformato: sono più veloce, più reattivo, più agile, più resistente.
Frammenti di una reminiscenza che non posso avere mi attraversano rapidi la mente ma non attivano alcuna connessione stabile tra i neuroni.
Capisci, Fëaringel, cosa voglio dire? Certo che no, non puoi mica capire. Non ancora, almeno.
La seconda volta?


Vergato col sangue da | 13.11.07 21:50