The Corran Keepers

Le avventurose imprese di un quartetto di eroi sul mondo fantasy di Mystara.

06.09.04

Horror vacui

"Perchè non ci hanno ucciso?" domandò Moran. "Potevano certamente farlo. Devono averci avuto in pugno, per fare questo. Ci hanno forse catturati, certamente eravamo feriti. Allora, perchè non ci hanno ucciso?"

[Cavalli schierati in battaglia, cavalieri che tratttengono per il morso le bestie schiumanti, un uomo dai tratti ethengariani e dalle vesti sontuose esce dalle fila dei soldati e si fa avanti.]

"Questa è la parte peggiore, forse. Evidentemente ci hanno riconosciuto da subito, o quasi. Forse l'armatore..." riflettè Icegreen.

["Per quanto mi disgusti e mi ripugni, ho ricevuto degli ordini. E gli ordini sono di offrirvi una scelta: potete andare via, senza memoria di quanto è accaduto qui, oppure combattere e certamente morire, come preferite."]

"Ma dunque non ricordate assolutamente niente? Tutta la marcia verso nord, lo scontro con i goblin nella palude, la città di Devar..." chiese di nuovo Fëaringel.

["So che siete degli ossi duri e che certamente vi portereste appresso molti di noi. Non me, questo è sicuro. Ma non voglio sacrificare le vite degli uomini del Barone inutilmente."
"Padrone, hanno ucciso molti dei miei fratelli..."
"Taci, Nazog. Abbiamo degli ordini da rispettare. Allora, la vostra risposta?"]

"Niente, Fëaringel. Te l'ho detto, l'ultimo ricordo che abbiamo è la cena a casa di Xanthos... più di tre settimane fa."

[Moran guarda i suoi compagni. Icegreen è furioso, Hierax impassibile, come al solito, ma pallido.
"Che garanzie abbiamo che rispettino la parola data? Forse è solo un trucco per farci arrendere e scannarci come agnelli. Ci porteremmo appresso molti di loro, questo lo sanno" ringhia, quasi, il Ladro.
"Non abbiamo alternative." dice Icegreen, dopo una lunga occhiata al capo.
"Forse... un olocausto finale... almeno scendiamo all'Inferno tutti insieme..." medita Moran.
"No. Arrendiamoci. È la scelta più saggia." afferma Hierax.
"Non sono venuto qui per farvi confabulare tra di voi. Allora, la vostra risposta?" tuona l'uomo a cavallo.]

"Quindi è possibile che quando è venuto a cercarmi alla locanda volesse uccidermi, o forse fare anche a me lo stesso trattamento. Più probabilmente la seconda ipotesi." rimuginò Fëaringel.

["Lady Lilith è molto misericordiosa. Dovreste ringraziarla." afferma l'uomo a cavallo. Nell'udire quel nome, i tre amici impallidiscono.
L'uomo si fa innanzi ai tre. Uno dopo l'altro, li tocca con una bacchetta lunga, una sorta di scettro. L'espressione prima di Hierax, poi di Icegreen e infine di Moran si fa vacua e lo sguardo diviene assente.]

"Una cosa è certa, avevano un motivo per fare quello che hanno fatto, e un motivo strettamente legato alla nostra identità. Sapete quanto poco mi piaccia, ma dobbiamo..." affermò Hierax.
"Sì. Dobbiamo andare da Nemrodus. E di corsa, anche." concluse Icegreen.

[Si risvegliano in un campo aperto. Intorno, tracce di zoccoli, di molti cavalli. Fa freddo, la notte è vicina. Si guardano l'un l'altro, intontiti, senza avere idea di dove si trovino o di cosa sia successo.]

"Comunque, come al solito è colpa tua e di quella succhiasangue. Se non avessi ammazzato quella guardia, non ci avrebbero scoperti" recriminò Moran.
"È colpa mia se io mi imbatto nelle guardie e voi no? Cosa dovevo fare? Mica potevo lasciarlo andare, no?" sbottò Fëaringel.
"Già, ma caso strano, sei sempre tu quello che si fa sgamare. E sì che dovresti essere praticamente invisibile di notte, Elfo Nero dei miei stivali!"
"Sempre a lamentarvi, ma dove sareste senza di me e la mia spada? Eh? Allora, io dico..."
La discussione andò avanti a lungo, mentre le voci filtravano dalle imposte di una finestra illuminata all'ultimo piano del Corran Keep e si diffondevano nella fresca sera di ottobre...


Vergato col sangue da Moran | 06.09.04 12:01