The Corran Keepers

Le avventurose imprese di un quartetto di eroi sul mondo fantasy di Mystara.

06.09.04

Doppio salto

La luce che filtra dalla finestra mi avverte che è giorno inoltrato.
Nella mente ancora le ultime concitate ore.
- Allora siamo d'accordo, ci vediamo là.
- Sì, sì. Sbrigati, ora vai!
Azioni rapide in sequenza: lo zaino da preparare in fretta sperando di non dimenticare niente. Poche parole e gesti codificati, imparati a memoria, cercando di concentrare i miei pensieri sulla destinazione, la familiare sensazione di vuoto allo stomaco e poi il sollievo di non avere sbagliato e davanti agli occhi un'altra immagine.
Oggi mi darò una mossa. Appena avrò la forza di aprire gli occhi completamente.
Ci devono essere stati dei problemi, altrimenti sarebbero stati già qui da ieri. Nessuno li ha visti. Ricordo che ieri notte ho fatto qualche domanda all'oste, senza successo. Mi ha dato una birra quando gli ho chiesto se aveva visto i miei amici. La musica è sempre troppo alta, nella "Locanda più Caotica della Repubblica", Port Tenobar, Repubblica di Darokin. Il fumo denso, la folla compressa, la birra ghiacciata ottima come al solito. Tanto valeva buttarsi nella mischia. Ma stamattina ho ancora nelle orecchie il pulsare della musica che solo in questo locale va di moda, il martellare sordo del tamburo che rimbomba.
Pugni sulla porta.
- Lord Fëaringel, sveglia! Lord Fëaringel, siete desiderato. Aprite, vi prego!
Sveglia, Fëaringel, sembra importante.
Si, sveglia Fëaringel, è una parola. Oste maledetto. Narbeleth maledetta. Piano riemergo dal torpore.
- Che c'è?
Gli apro ancora mezzo nudo, coperto solo dal lenzuolo. Alla Locanda non fa scandalo.
- Perdonate l'intrusione a quest'ora del mattino. C'è giù una persona che vi desidera. Dice che è molto urgente.
Discretamente il locandiere richiude la porta per farmi rivestire.
- Chi è?
- Non mi ha detto il suo nome, ma dice che è veramente importante.
Notizie dai compagni.
- Che aspetto ha?
- È alto più o meno come voi, i capelli lunghi raccolti in alto in una coda e gli occhi a mandorla. Per quello che ho potuto vedere sembra ethengariano.
Mi blocco.
Shigul?
Proprio lui.
Avrà scoperto dell'intrusione nella sua fortezza.
Ti vorrà ammazzare. Bene.
Voci nelle scale.
- No, aspettate, non potete salire...
- Mi bastava sapere che fosse qui. Faccio da me ora. Aprite, Milord, vi porto notizie dei vostri amici. Aprite, per favore.
Tono gentile ma risoluto.
La battaglia è vicina, Elfo.
Mi ritrovo Narbeleth in mano senza farci quasi caso. Come sempre, la luce cala leggermente nella stanza.
Lord Shigul è qui davanti alla mia porta per portarmi informazioni? Che senso avrebbe? Certo è strano che il vassallo di un barone si disturbi in persona per venire fino qui per darmi notizie dei miei compagni. Sufficientemente influente e ricco da poter mandare un emissario per informarmi o un sicario per ammazzarmi di notte.
Il ricordo di quanto visto nei sotterranei a Tradaban mi fa prendere l'unica decisione sensata. La sua magia è potente, forse più della mia. Sembrava anche un bravo guerriero, a giudicare almeno dalla corazza e dalla corporatura. Se è venuto lui di persona è per qualcosa che c'entra con il fatto che, da due giorni, i miei amici non mandano notizie.
La maniglia gira.
Rinfodero Narbeleth e raccolgo lo zaino. Oggi non è tempo di battaglia, è importante capire.
Le parole e i gesti sono quelli, meccanici, di sempre. La sensazione di vuoto, poi il panorama della giungla dalla terrazza del Corran Keep mi avvertono che anche questa volta è andata bene.


Vergato col sangue da | 06.09.04 17:31