The Corran Keepers

Le avventurose imprese di un quartetto di eroi sul mondo fantasy di Mystara.

11.09.04

Un demone nella mia mente

Una casa. Potrebbe essere ovunque. A Lhynn, forse. Pareti di legno e carta, assi sul pavimento. Un cortile interno. Un giorno d'estate. Segni di decadimento.
"Nella tua mente ogni cosa è un simbolo."
Una stanza. Due figure vicino a me. L'Arcinquisitore Nemrodus al mio fianco. Una donna davanti a me. Pesta l'uva in un piccolo tino.
"L'Arashi può prendere qualsiasi forma, ma più probabilmente sarà una figura vivente."
Voglio concentrarmi. Lascio fuori Nemrodus. Raccolgo dell'uva ancora integra, e gentilmente accompagno fuori la donna, che solo ora ho riconosciuto.
Altra stanza. Un cane rode delle ossa. Ne ha un mucchio vicino a sè. Il mio istinto mi dice che non è mio nemico. Eppure sta distruggendo qualcosa nella mia mente, e la cosa mi spaventa.
"Ogni cosa che toccate può rappresentare qualcosa, e potreste fare danno. Tuttavia il demone sta distruggendo i vostri ricordi. Non avrete molto tempo."
Allontano il cane. Nel cortile scaccio dei corvi che beccano. Un bambino si allena contro un manichino. Sono io piccolo. Mi gira la testa. Lo fermo. Un vecchio con un falcetto taglia l'erba. Sono di nuovo io. Bisogna curarla, dice. Ma ogni cosa che viene distrutta mi fa pensare a un ricordo svanito. Fermo anche lui.
E'già sera. Nel dojo principale il maestro Selwyn spacca mattoni su mattoni, mentre Nemrodus è ancora al mio fianco. Altra distruzione. Combatto col maestro. Mi è superiore, e ritorna a spezzare mattoni coi pugni. Nemrodus mi incita. Sono confuso. Ogni cosa mi sembra sulla via dell'oblio, distrutta in qualche maniera. Ma il demone è uno solo.
Guardo i mattoni. Ci sono delle scritte. I miei dubbi, le mie paure, le mie esitazioni. Selwyn le spezza una dopo l'altra. Mi volto verso Nemrodus, che mi incita a combattere di nuovo.
Silenzio. Un attimo di lucidità, e l'istinto che improvvisamente si affianca al pensiero. Un movimento rapido, deciso, improvviso, fulmineo. Un solo calcio alla testa. La figura ammantata di nero e verde si dissolve. Nonostante la forma scelta, l'Arashi è sconfitto.


Vergato col sangue da | 11.09.04 09:52